In Italia lo chiamiamo prosciutto, in spagnolo si dice jamon, mentre in inglese ham. Da cosa derivano tutte queste parole che definiscono un alimento così gustoso?
È uno degli alimenti italiani più noti e rinomati, con una decina di tipi e qualità diverse. Ma perché il prosciutto si chiama così? Le ipotesi sono diverse ma tutte concordano sul fatto che prosciutto stia per prosciugato. Secondo alcuni etimologi, la parola è composta dalla particella pro - che indica anteriorità - e dal verbo latino exsuctus, participio passato di exsugere (spremere, inaridire). Altre traduzioni propendono per prae suctus (succhiato) o per perexsuctum.
l’etimologia deriva comunque dalla lavorazione: una volta macellata, la coscia del maiale viene messa a raffreddare, e salata perché il sale prosciughi la carne per bloccare lo sviluppo dei batteri e permettere così la conservazione. Una tecnica nota già in epoca romana, che col tempo si è evoluta.
Oltre agli italiani, molto famosi sono i prosciutti spagnoli come il Jamon Serrano. In questo caso il nome non ha a che vedere con la tecnica di conservazione: jamon deriva infatti dal francese jambon, perché la Spagna nei secoli passati ha subito l’influenza del francese nell’ambito della terminologia gastronomica. Jambon a sua volta deriva dal tardo latino gamba, che a sua volta viene dal greco καμπή (curvatura, articolazione). In inglese prosciutto si dice ham: derivazione del protogermanico hamma, che significa "gambo".